BIOTECNOLOGIE DEL FARMACO - MANIFESTO DEGLI STUDI
Regolamento didattico del corso di studio
BIOTECNOLOGIE DEL FARMACO
Classe LM-9
Scuola: MEDICINA E CHIRURGIA
Dipartimento: FARMACIA
Regolamento in vigore a partire dall'a.a. 2025-2026
Acronimi
CCD Commissione di Coordinamento Didattico
CdS Corso/i di Studio
CPDS Commissione Paritetica Docenti-Studenti
OFA Obblighi Formativi Aggiuntivi
SUA-CdS Scheda Unica Annuale del Corso di Studio
RDA Regolamento Didattico di Ateneo
INDICE
Art. 1 Oggetto
Art. 2 Obiettivi formativi del Corso
Art. 3 Profilo professionale e sbocchi occupazionali
Art. 4 Requisiti di ammissione e conoscenze richieste per l'accesso al Corso di Studio
Art. 5 Modalità per l'accesso al Corso di Studio
Art. 6 Attività didattiche e Crediti Formativi Universitari
Art. 7 Articolazione delle modalità di insegnamento
Art. 8 Prove di verifica delle attività formative
Art. 9 Struttura del corso e piano degli studi
Art. 10 Obblighi di frequenza
Art. 11 Propedeuticità e conoscenze pregresse
Art. 12 Calendario didattico del CdS
Art. 13 Criteri per il riconoscimento dei crediti acquisiti in altri Corsi di Studio della stessa classe
Art. 14 Criteri per il riconoscimento dei crediti acquisiti in CdS di diversa classe, in CdS universitari e di livello universitario, attraverso corsi singoli, presso Università telematiche e in CdS internazionali; criteri per il riconoscimento di crediti per attività extra-curriculari
Art. 15 Criteri per l'iscrizione a corsi singoli di insegnamento attivati nell'ambito dei Corsi di Studio
Art. 16 Caratteristiche e modalità di svolgimento della prova finale
Art. 17 Linee guida per le attività di tirocinio e stage
Art. 18 Decadenza dalla qualità di studente
Art. 19 Compiti didattici, comprese le attività didattiche integrative, di orientamento e di tutorato
Art. 20 Valutazione della qualità delle attività svolte
Art. 21 Norme finali
Art. 22 Pubblicità ed entrata in vigore
AVVERTENZA: Nella compilazione di tutti i campi del Regolamento è indispensabile tenere presente che gli articoli che fanno riferimento a campi della SUA devono essere riportati esattamente nella formulazione già presente in SUA. Qualora si desideri modificare parte del testo, è necessario considerare che tale azione comporta un cambio di Regolamento o, se il campo da modificare è RAD, di Ordinamento.
Art. 1
Oggetto
1. Il presente Regolamento disciplina gli aspetti organizzativi del Corso di Studio in Biotecnologie del Farmaco (classe LM-9). Il Corso di Studio in Biotecnologie del Farmaco afferisce al Dipartimento di Farmacia.
Fonte: SUA-CdS
Quadro: Informazioni generali sul Corso di Studio
Nome del corso in italiano e in inglese: Biotecnologie del Farmaco/Pharmaceutical Biotechnology
Classe: LM-9 - Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
Lingua in cui si tiene il corso: italiano
Modalità di erogazione del corso: convenzionale
2. Il CdS è retto dalla Commissione di Coordinamento Didattico (CCD), ai sensi dell'Art. 4 del RDA.
Fonte: SUA-CdS - Quadro: Referenti e Strutture
Presidente (o Referente o Coordinatore) del CdS
Organo Collegiale di gestione del corso di studio: Commissione per il Coordinamento Didattico
Struttura didattica di riferimento: Farmacia (Dipartimento Legge 240)
Organo Collegiale di gestione del Corso di Studio
3. La CCD ha le seguenti competenze:
a) coordina l'attività didattica del Corso o dei Corsi di Studio di propria pertinenza;
b) esamina e approva i piani di studio presentati dagli studenti;
c) esamina ed approva le pratiche didattiche relative a riconoscimenti di CFU, anche in relazione a stage e/o tirocini curriculari e/o a periodi di mobilità di studenti all'estero, nell'ambito di programmi di cui all'articolo 20;
d) valuta l'idoneità di titoli accademici stranieri ai fini dell'ammissione al Corso di Studio nonché la richiesta di riconoscimento di titoli stranieri ai fini dell'equipollenza al titolo rilasciato al termine del Corso di Studio di propria competenza. Il riconoscimento del titolo e quindi l'equipollenza, è sottoposto al parere del Senato Accademico ed è disposto dal Rettore con apposito decreto;
e) istituisce al proprio interno un Gruppo del Riesame o Unità di Gestione della Qualità, composto da docenti, rappresentanti degli studenti e personale tecnico-amministrativo, avente il compito di elaborare i documenti per procedure di monitoraggio e autovalutazione annuale e periodica. Tale documentazione è approvata dalla CCD, dal Consiglio di Dipartimento e poi trasmessa alla CPDS e al PQA che ne tiene conto ai fini del monitoraggio dell'offerta formativa;
f) propone al Dipartimento l'adozione di nuove metodologie didattiche;
g) formula al Dipartimento proposte e pareri in merito all'Ordinamento didattico e al Regolamento didattico del competente Corso di Studio;
h) tiene i rapporti con la Segreteria Studenti in ordine alle carriere degli studenti;
i) delibera sulle proposte di nomina dei cultori della materia nel rispetto di specifici regolamenti di Ateneo;
j) propone la composizione delle commissioni di esami di profitto e degli esami finali per il conseguimento del titolo di studio;
k) svolge tutte le altre funzioni ad essa delegate dal Consiglio di Dipartimento;
l) può istituire una o più sottocommissioni con specifici compiti istruttori.
4. Il Regolamento è emanato in conformità alla normativa vigente in materia, allo Statuto dell'Università di Napoli Federico II e al Regolamento Didattico di Ateneo.
Art. 2
Obiettivi formativi del Corso
Fonte: SUA - Quadro: A4.a – RAD
Il Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie del Farmaco ha come obiettivo quello di formare laureate e laureati specialisti delle biotecnologie farmaceutiche, con approfondite conoscenze interdisciplinari e una visione globale delle applicazioni delle biotecnologie alla salute dell'uomo e in grado di inserirsi nel mondo del lavoro in posizioni di responsabilità.
Le laureate e i laureati specialisti in Biotecnologie del Farmaco dovranno aver acquisito le seguenti conoscenze e competenze:
- avere padronanza del metodo scientifico di indagine;
- possedere una conoscenza approfondita degli aspetti biochimici e genetici delle cellule dei procarioti ed eucarioti e delle tecniche di colture cellulari, anche su larga scala;
- possedere solide conoscenze su struttura, funzioni e analisi delle macromolecole biologiche e dei processi cellulari nelle quali esse intervengono;
- possedere buone conoscenze sulla morfologia e sulle funzioni degli organismi umani e animali;
- conoscere i fondamenti dei processi patologici d'interesse umano, con riferimento ai loro meccanismi patogenetici cellulari e molecolari e le condizioni patologiche congenite o acquisite nelle quali sia possibile intervenire con approccio biotecnologico;
- aver padronanza delle metodologie bioinformatiche e statistiche, anche ai fini dell'organizzazione, costruzione e accesso a banche dati di genomica, proteomica e metabolomica e della acquisizione e distribuzione di informazioni scientifiche e tecnologiche;
- conoscere e saper utilizzare tecniche e tecnologie specifiche in settori quali la modellistica molecolare e la progettazione di farmaci innovativi;
- conoscere e saper utilizzare le principali metodologie che caratterizzano le biotecnologie molecolari e cellulari ai fini della progettazione e produzione di biofarmaci, diagnostici, vaccini e altri prodotti biotecnologici utili a scopo sanitario e nutrizionale in campo umano;
- possedere competenze relative agli aspetti chimici, biologici, biofisici e tossicologici utili per l'analisi di biofarmaci, diagnostici e vaccini in campo umano e veterinario;
- conoscere gli aspetti fondamentali dei processi operativi che seguono la progettazione di prodotti biotecnologici, incluso il monitoraggio delle varie fasi di produzione industriale e la formulazione di biofarmaci;
- saper predisporre protocolli operativi e saperne monitorare l'attuazione seguendo le norme di buona prassi di laboratorio e di buona pratica di fabbricazione per garantire la sicurezza e la qualità in conformità alle richieste degli enti certificatori e/o regolatori per la ricerca, lo sviluppo e la produzione in ambito farmaceutico, biomedico e veterinario;
- conoscere e sapere utilizzare le metodologie cellulari e molecolari per l'impiego delle biotecnologie nell'ambito della riproduzione in campo clinico e sperimentale, per la terapia genica e per la terapia cellulare;
- conoscere e saper utilizzare le più moderne tecnologie di analisi molecolare applicate alla medicina di laboratorio e alla diagnostica nei campi medico e medico veterinario, incluse le tecniche utili al riconoscimento dei microrganismi che interagiscono con gli organismi umani e animali;
- possedere la capacità di disegnare e applicare, d'intesa con il medico chirurgo, strategie diagnostiche e terapeutiche, incluse attività di sperimentazione clinica, a base biotecnologica negli ambiti di competenza;
- conoscere e saper utilizzare biomateriali, organi e tessuti ingegnerizzati e le nanotecnologie con riferimento all'uso in medicina, veterinaria e farmaceutica;
- avere adeguate conoscenze nelle culture di contesto, con particolare riferimento ai temi della bioetica, delle normative nazionali e dell'Unione Europea relative alla tutela delle invenzioni e alla sicurezza nel settore biotecnologico, della valorizzazione della proprietà intellettuale, dell'economia e gestione aziendale, della sociologia e della comunicazione;
- essere in grado di svolgere attività di ricerca di base e applicata, di promozione, sviluppo, trasferimento tecnologico, formazione e comunicazione dell'innovazione scientifica e tecnologica, in ambiti correlati con le discipline biotecnologiche per la salute con una visione globale di salute, benessere e di sostenibilità.
Per assicurare l'acquisizione di tali conoscenze, il percorso formativo può prevedere in fase iniziale la distribuzione degli studenti, sulla base della classe di laurea di provenienza, su più percorsi finalizzati all'allineamento delle conoscenze di base. Tali percorsi di allineamento, qualora attivati, confluiranno in un percorso unico per tutti gli studenti. Il percorso prevede attività a libera scelta dello studente che permettono l'acquisizione di conoscenze diversificate. Per il raggiungimento degli obiettivi culturali del corso di laurea magistrale possono essere previsti percorsi curriculari, che lo studente potrà scegliere nell'ultima parte del percorso formativo. Il tirocinio e l'attività per la preparazione della tesi sperimentale rappresentano poi strumenti per il consolidamento delle conoscenze e soprattutto della capacità di applicare tali conoscenze acquisite durante il percorso formativo. Potranno essere previsti percorsi interamente in lingua inglese.
Il percorso formativo può prevedere ulteriori attività finalizzate all'acquisizione di competenze linguistiche, informatiche, comunicative, relazionali o comunque utili all'inserimento dello studente nel mondo del lavoro.
Art. 3
Profilo professionale e sbocchi occupazionali
Fonte: SUA - Quadro: A2.a - RAD
Biotecnologo farmaceutico
Funzione in un contesto di lavoro
I laureati magistrali potranno svolgere un ruolo dirigenziale, gestionale e di coordinazione presso laboratori di servizi e di ricerca in strutture pubbliche e private in tutti i campi di applicazione delle Biotecnologie Farmaceutiche e in campo Biomedico. Il Laureato magistrale può accedere ai contratti nazionali per la professione di Informatore del farmaco. Inoltre, in ragione della equipollenza tra la Laure di classe LM9 e LM6 (Biologia) il laureato magistrale può accedere alle funzioni professionali regolamentate da pubblici concorsi previsti in ambito medico-sanitario (Decreto Interministeriale 28 giugno 2011,G.U. del 5 dicembre 2011 n. 283).
I possibili sbocchi occupazionali e le possibili evoluzioni in termini di richiesta dei vari settori (pubblici e privati) e variazioni delle norme di legge (per Pubblica Amministrazione), sono state discusse nella riunione consultazione con le organizzazioni rappresentative e della produzione (riunione del del 14 Aprile 2014) e già descritta nel verbale riportato al quadro A1.
Competenze associate alla funzione
Il laureato in Biotecnologie del Farmaco è un professionista con una solida competenza teorica e applicativa che gli
permetterà di svolgere funzioni di elevata responsabilità nei seguenti settori:
1) dirigenziale, presso laboratori di strutture pubbliche e private a prevalente caratterizzazione biotecnologica e farmacologica con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità di progetti e strutture;
2) scientifico di ricerca, promuovendo e sviluppando l'innovazione scientifica e la sperimentazione tecnologica in campi di applicazione delle Biotecnologie Farmaceutiche e in campo Biomedico, con particolare riferimento all'utilizzo di modelli in vivo ed in vitro, alle tecnologie sanitarie anche attraverso la gestione della produzione, del controllo e nell'analisi dei farmaci nonché dell'analisi molecolare e delle tecnologie bio-mediche applicate al campo farmacologico e tossicologico (sonde molecolari, sistemi cellulari e sistemi cellulari produttori di molecole biologicamente attive e altre tecniche biosanitarie avanzate);
3) terapeutico, con particolare riferimento allo sviluppo di prodotti farmaceutici innovativi (inclusa la terapia genica);
4) produttivo e progettuale, in relazione a brevetti in campo biotecnologico, farmaceutico e sanitario;
5) gestionale, presso strutture produttive nell'industria biotecnologica, nella bioindustria, nell'industria farmaceutica e chimica.
6) coordinativo, anche a livello gestionale e amministrativo, riguardo a programmi di sviluppo e sorveglianza delle biotecnologie applicate alla produzione di composti farmacologicamente attivi, tenendo conto dei risvolti etici, tecnici e giuridici.
Occorre sottolineare che le classificazioni ISTAT (sotto elencate) si rivelano in parte inadeguate nell'identificare attività e professioni legate e collegate all'introduzione di nuove tecnologie e metodologie scientifiche come nel caso delle
biotecnologie.
Sbocchi occupazionali
Il Corso di Laurea Magistrale prepara a tutte quelle professioni legate alla progettazione avanzata, all'innovazione, allo sviluppo e alla produzione di sistemi e processi biotecnologici impiegati nei settori di applicazione delle Biotecnologie Farmaceutiche.
Il Laureato magistrale può accedere ai contratti nazionali per la professione di Informatore del farmaco. Inoltre, in ragione della equipollenza tra la Laure di classe LM9 e LM6 (Biologia) il laureato magistrale può accedere alle funzioni professionali regolamentate da pubblici concorsi previsti in ambito medico-sanitario (Decreto Interministeriale 28 giugno 2011,G.U. del 5 dicembre 2011 n. 283).
Il Laureato magistrale, avendo acquisito una forte competenza in area Biotecnologica, Biologica, Farmaceutica e Farmacologica può avere sbocchi occupazionali nella ricerca (pubblica o privata), nazionale e internazionale.
Art. 4
Requisiti di ammissione e conoscenze richieste per l'accesso al Corso di Studio
Fonte: SUA - Quadro: A3.a – RAD
Sono ammessi al Corso di Studi in Biotecnologie del Farmaco studenti che abbiano conseguito la laurea nelle seguenti classi di laurea: L-2 (Biotecnologie), L-29 (Scienze e Tecnologie Farmaceutiche) e L-13 (Scienze Biologiche). L'ammissibilità di studenti provenienti da altre classi di laurea verrà stabilità sulla base del Regolamento Didattico del Corso di Studio, che prevederà nel dettaglio i requisiti curriculari in termini di GSD e crediti formativi, nonché le modalità di accertamento di detti requisiti, anche in funzione dell'eventuale programmazione locale degli accessi.
Per l'ammissione al corso di laurea magistrale in Biotecnologie del Farmaco occorre essere in possesso di una laurea di cui alla tabella allegata al D.M. 207/04, ed in possesso di conoscenze sufficienti nelle discipline di seguito elencate:
a) discipline matematiche, chimiche e fisiche;
b) discipline biologiche (biochimica, biologia molecolare, genetica, microbiologia);
c) discipline morfologiche e fisiologiche; d) discipline farmaceutiche;
e) discipline farmacologiche e tossicologiche;
f) lingua inglese soprattutto con riferimento ai lessici disciplinari.
In particolare è necessario che abbiano, all'atto della immatricolazione, già conseguito CFU nei GSD come di seguito riportato:
a) 30 CFU nell'ambito di GSD Area 05 –Scienze biologiche (BIOS-01/A – BIOS15A);
b) 6 CFU nell'ambito di GSD ricadenti in Area 01 Scienze matematiche e informatiche (MATH-01/A – INFO-01/A);
c) 6 CFU nell'ambito di GSD ricadenti in Area 02 - Scienze fisiche (PHYS-01/A – PHYS-06/A);
d) 15 CFU nell'ambito di SSD ricadenti in Area 03 - Scienze chimiche (CHEM-01/A – CHEM-08/A).
La verifica dell'adeguatezza della personale preparazione, una volta rispettati i criteri relativi ai requisiti curriculari sopra descritti, è disciplinata dal Regolamento didattico e si basa sulla valutazione del curriculum (voto di laurea, media dei voti conseguiti negli esami di profitto). Può anche essere previsto un colloquio.
Per l'accesso al CdS è inoltre richiesta una conoscenza di lingua inglese almeno al livello B2 (Quadro Comune Europeo di riferimento per la conoscenza della lingua), attestata dal possesso di una adeguata certificazione linguistica o, in assenza di questa, dal superamento di una prova di accertamento le cui modalità di svolgimento sono disciplinate dal Regolamento Didattico. Agli studenti che non soddisfino il requisito linguistico è comunque consentita l'iscrizione; la certificazione, o l'attestazione con una delle modalità di cui sopra, deve essere conseguita prima di sostenere l'esame di laurea.
Art. 5
Modalità per l'accesso al Corso di Studio
Fonte: SUA
Quadro: A3.b
1. La Commissione di Coordinamento Didattico del corso di norma disciplina i criteri di ammissione e l'eventuale programmazione delle iscrizioni, fatte salve differenti disposizioni di legge.
2. La verifica della personale preparazione è obbligatoria in ogni caso, e possono accedervi solo gli studenti in possesso dei requisiti curriculari.
Fonte: SUA - Quadro: A3.b
L'immatricolazione al Corso di Studio in Biotecnologie del Farmaco non prevede alcun test d'ingresso. La Commissione Immatricolazioni istituita in seno al Corso di Studio ha il compito di verificare l'adeguatezza della preparazione dello studente interessato all'immatricolazione a questo Corso di Laurea Magistrale attraverso la valutazione del piano di studio del Corso di Laurea da cui proviene.
Per l'ammissione al corso di laurea magistrale in Biotecnologie del Farmaco occorre essere in possesso di una laurea di cui alla tabella allegata al D.M. 207/04, purché in possesso di conoscenze sufficienti nelle discipline riportate nell'art. 4 (SUA Quadro A3.a)
Lo studente deve inoltre possedere conoscenze della lingua inglese assimilabili ad un livello B2 o superiore.
Lo studente che intende immatricolarsi al corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie del Farmaco deve fornire in allegato alla domanda i dettagli della sua formazione pregressa, ossia la lista di tutte le attività formative effettuate per il conseguimento della laurea. La verifica delle conoscenze pregresse e della personale preparazione è affidata alla CCD, supportata dalla Commissione Immatricolazioni che valuta la carriera dello studente anche attraverso eventuali colloqui individuali.
Qualora la Commissione ritenga sufficiente il livello delle conoscenze e competenze del Laureato, esprime un giudizio di idoneità, che consente l'immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie del Farmaco. Qualora la preparazione del Laureato venga valutata non idonea, la Commissione indica le attività formative propedeutiche e integrative che lo studente deve assolvere prima dell'immatricolazione.
Le domande di ammissione devono essere consegnata alla Segreteria Studenti e devono contenere, oltre ai dati del richiedente, il nome e la classe del CdS di provenienza (almeno di I Livello), tutti gli esami sostenuti con il relativo programma per ogni esame superato, la certificazione del livello di conoscenza linguistica.
È requisito di ingresso una conoscenza della lingua inglese pari o superiore al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER).
Il livello B2 è verificato nei seguenti modi:
- presentazione di una certificazione linguistica conseguita non oltre i 3 anni, di livello B2 o superiore, rilasciata da un ente certificatore internazionale riconosciuto dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica secondo quanto previsto dal DM 06.05.2020 e successive modifiche;
- presentazione di una certificazione conseguita durante un corso di laurea presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II tramite il Centro Linguistico d'Ateneo (CLA), comprese le certificazioni validate durante la carriera triennale;
- Superamento del Placement test, erogato dal CLA, entro sei mesi dalla data di immatricolazione.
In caso di non sostenimento o non superamento del Placement Test, lo studente dovrà seguire un corso di potenziamento organizzato dal CLA di Ateneo con frequenza obbligatoria, con esame finale e rilascio di relativa certificazione o attestazione. In mancanza di una certificazione o attestazione di lingua inglese, lo studente non potrà accedere all'esame finale di laurea magistrale.
Per le scadenza lo studente dovrà fare riferimento alle disposizioni di Ateneo per le immatricolazioni.
Art. 6
Attività didattiche e Crediti Formativi Universitari
Ogni attività formativa prescritta dall'ordinamento del CdS viene misurata in crediti formativi universitari (CFU). Ogni CFU corrisponde convenzionalmente a 25 ore di impegno formativo complessivo per ciascuno studente e comprende le ore di attività didattica per lo svolgimento dell'insegnamento e le ore riservate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale.
Per il Corso di Studio oggetto del presente Regolamento, le ore di attività didattica per lo svolgimento dell'insegnamento per ogni CFU, stabilite in relazione al tipo di attività formativa, sono le seguenti:
- Lezione frontale o esercitazione: 8 ore per CFU;
- Seminario: 8 ore per CFU;
- Attività di laboratorio: 8 ore per CFU;
Per le attività di Tirocinio, un CFU corrisponde a 25 ore di impegno formativo per ciascuno studente.
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il soddisfacimento delle modalità di verifica del profitto (esame, idoneità) indicate nella Schedina relativa all'insegnamento/attività allegata al presente Regolamento.
Art. 7
Articolazione delle modalità di insegnamento
L'attività didattica viene svolta in modalità convenzionale.
La CCD delibera eventualmente quali insegnamenti prevedono anche attività didattiche erogate in modalità telematica.
Alcuni insegnamenti possono svolgersi anche in forma seminariale e/o prevedere esercitazioni in aula, laboratori linguistici ed informatici.
Informazioni dettagliate sulle modalità di svolgimento di ciascun insegnamento sono presenti nelle schede degli insegnamenti.
Art. 8
Prove di verifica delle attività formative
1. La Commissione di Coordinamento Didattico, nell'ambito dei limiti normativi previsti, stabilisce il numero degli esami e le altre modalità di valutazione del profitto che determinano l'acquisizione dei crediti formativi universitari. Gli esami sono individuali e possono consistere in prove scritte, orali, pratiche, grafiche, tesine, colloqui o combinazioni di tali modalità.
2. Le modalità di svolgimento delle verifiche pubblicate nelle schedine insegnamento e il calendario degli esami saranno resi noti agli studenti prima dell'inizio delle lezioni sul sito web del Dipartimento.
3. Lo svolgimento degli esami è subordinato alla relativa prenotazione che avviene in via telematica. Qualora lo studente non abbia potuto procedere alla prenotazione per ragioni che il Presidente della Commissione considera giustificate, lo studente può essere egualmente ammesso allo svolgimento della prova d'esame, in coda agli altri studenti prenotati.
4. Prima della prova d'esame, il Presidente della Commissione accerta l'identità dello studente, che è tenuto ad esibire un documento di riconoscimento in corso di validità e munito di fotografia.
5. La valutazione a seguito di esame è espressa con votazione in trentesimi, l'esame è superato con la votazione minima di diciotto trentesimi, la votazione di trenta trentesimi può essere accompagnata dalla lode per voto unanime della Commissione. La valutazione a seguito di verifiche del profitto diverse dall'esame è espressa con un giudizio di idoneità.
6. Le prove orali di esame sono pubbliche, nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza. Qualora siano previste prove scritte, il candidato ha il diritto di prendere visione del/i proprio/i elaborato/i dopo la correzione.
7. Le Commissioni d'esame sono disciplinate dal Regolamento Didattico di Ateneo.
Art. 9
Struttura del corso e piano degli studi
1. La durata legale del Corso di Studio è di 2 anni
Lo studente dovrà acquisire 120 CFU, riconducibili alle seguenti Tipologie di Attività Formative (TAF):
B) caratterizzanti,
C) affini o integrative,
D) a scelta dello studente,
E) per la prova finale,
F) ulteriori attività formative.
2. La laurea si consegue dopo avere acquisito 120 CFU con il superamento degli esami, in numero non superiore a 12 incluso l'esame finale, e lo svolgimento delle altre attività formative.
Fatta salva diversa disposizione dell'ordinamento giuridico degli studi universitari, ai fini del conteggio si considerano gli esami sostenuti nell'ambito delle attività caratterizzanti e affini o integrative nonché nell'ambito delle attività autonomamente scelte dallo studente (TAF D). Gli esami o valutazioni di profitto relativi alle attività autonomamente scelte dallo studente possono essere considerate nel computo complessivo corrispondenti a una unità. Restano escluse dal conteggio le prove che costituiscono un accertamento di idoneità relativamente alle attività di cui all'Art. 10 comma 5 lettere d) ed e) del D.M. 270/2004. Gli insegnamenti integrati, composti da due o più moduli, prevedono un'unica prova di verifica.
3. Per acquisire i CFU relativi alle attività a scelta autonoma, lo studente ha libertà di scelta tra tutti gli insegnamenti attivati presso l'Ateneo, purché coerenti con il progetto formativo. Tale coerenza viene valutata dalla Commissione di Coordinamento Didattico del CdS. Anche per l'acquisizione dei CFU relativi alle attività a scelta autonoma è richiesto il "superamento dell'esame o di altra forma di verifica del profitto" (Art. 5, c. 4 del D.M. 270/2004).
4. Il piano di studi sintetizza la struttura del corso elencando gli insegnamenti previsti suddivisi per anno di corso ed eventualmente per curriculum. Alla fine della tabella del piano di studi sono elencate le propedeuticità previste dal Corso di Studio. Il piano degli studi offerto agli studenti, con l'indicazione dei settori scientifico-disciplinari e dell'ambito di afferenza, dei crediti, della tipologia di attività didattica è riportato nell'Allegato 1 al presente Regolamento.
5. Ai sensi dell'Art. 11, c. 4-bis del DM 270/2004, è possibile conseguire il titolo secondo un piano di studi individuale comprendente anche attività formative diverse da quelle previste dal Regolamento didattico, purché in coerenza con l'Ordinamento didattico del Corso di Studio dell'anno accademico di immatricolazione. Il Piano di Studi individuale è approvato dalla CCD.
Art. 10
Obblighi di frequenza
1. In generale, la frequenza alle lezioni frontali è fortemente consigliata ma non obbligatoria. In caso di singoli insegnamenti con frequenza obbligatoria, tale opzione è indicata nella relativa Schedina insegnamento/attività disponibile nell'Allegato 2.
2. La frequenza alle attività seminariali che attribuiscono crediti formativi è obbligatoria. Le relative modalità di verifica del profitto per l'attribuzione di CFU è compito della CCD.
Art. 11
Propedeuticità e conoscenze pregresse
1. Il Corso di Studio non prevede propedeuticità.
2. Le eventuali conoscenze pregresse ritenute necessarie sono indicate nella singola Scheda Insegnamento pubblicata sulla pagina web del corso e sul sito docentiUniNA.
Art. 12
Calendario didattico del CdS
Il calendario didattico del CdS viene reso disponibile sul sito web del Dipartimento con congruo anticipo rispetto all'inizio delle attività (Art. 21, c. 5 del RDA).
Art. 13
Criteri per il riconoscimento dei crediti acquisiti in altri Corsi di Studio
della stessa Classe
Per gli studenti provenienti da Corsi di Studio della stessa Classe la Commissione di Coordinamento Didattico assicura il riconoscimento dei CFU, ove associati ad attività culturalmente compatibili con il percorso formativo, acquisiti dallo studente presso il Corso di Studio di provenienza, secondo i criteri di cui al successivo articolo 14. Il mancato riconoscimento di crediti formativi universitari deve essere adeguatamente motivato. Resta fermo che la quota di crediti formativi universitari relativi al medesimo gruppo scientifico-disciplinare direttamente riconosciuti allo studente, non può essere inferiore al 50% di quelli già conseguiti.
Art. 14
Criteri per il riconoscimento dei crediti acquisiti in Corsi di Studio di diversa Classe, in corsi di studio universitari o di livello universitario, attraverso corsi singoli, presso Università telematiche e in Corsi di Studio internazionali; criteri per il riconoscimento di CFU per attività extra-curriculari
1. Il riconoscimento dei crediti acquisiti in Corsi di Studio di diversa Classe, in Corsi di studio universitari o di livello universitario, attraverso corsi singoli, presso Università telematiche e in Corsi di Studio internazionali, avviene ad opera della CCD, sulla base dei seguenti criteri:
· analisi del programma svolto;
· valutazione della congruità dei settori scientifico disciplinari e dei contenuti delle attività formative in cui lo studente ha maturato i crediti con gli obiettivi formativi specifici del Corso di Studio e delle singole attività formative da riconoscere, perseguendo comunque la finalità di mobilità degli studenti.
Il riconoscimento è effettuato fino a concorrenza dei crediti formativi universitari previsti dall'ordinamento didattico del Corso di Studio. Il mancato riconoscimento di crediti formativi universitari deve essere adeguatamente motivato. Ai sensi dell'Art. 5, comma 5-bis, del D.M. 270/2004, è possibile altresì l'acquisizione di crediti formativi presso altri atenei italiani sulla base di convenzioni stipulate tra le istituzioni interessate, ai sensi della normativa vigente.
2. L'eventuale riconoscimento di CFU relativi ad esami superati come corsi singoli potrà avvenire entro il limite di 36 CFU, ad istanza dell'interessato e in seguito all'approvazione della CCD. Il riconoscimento non potrà concorrere alla riduzione della durata legale del Corso di Studio, così come determinata dall'Art. 8, c. 2 del D.M. 270/2004, fatta eccezione per gli studenti che si iscrivono essendo già in possesso di un titolo di studio di pari livello.
3. Relativamente ai criteri per il riconoscimento di CFU per attività extra-curriculari, , ai sensi dell'Art.3, comma 2, del D.M. 931/2024, entro un limite massimo di 24 CFU, possono essere riconosciute le seguenti attività (Art. 2 del D.M. 931/2024):
· conoscenze e abilità professionali, certificate ai sensi della normativa vigente, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario;
· attività formative svolte nei cicli di studio presso gli istituti di formazione della pubblica amministrazione, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso l'Università;
· conseguimento da parte dello studente di medaglia olimpica o paralimpica ovvero del titolo di campione mondiale assoluto, campione europeo assoluto o campione italiano assoluto nelle discipline riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano o dal Comitato italiano paralimpico.
Art. 15
Criteri per l'iscrizione a corsi singoli di insegnamento attivati nell'ambito dei Corsi di Studio
L'iscrizione a singoli corsi di insegnamento, previsti dal Regolamento di Ateneo, è disciplinata dal "Regolamento di Ateneo per l'iscrizione a corsi singoli di insegnamento attivati nell'ambito dei Corsi di Studio".
Art. 16
Caratteristiche e modalità di svolgimento della prova finale
Fonte: SUA - Quadro: A5a (RAD) e A5b
La Laurea Magistrale in Biotecnologie del Farmaco si consegue dopo aver superato una prova finale, consistente nella discussione su di una relazione scritta incentrata su una problematica scientifica frutto di attività sperimentale pertinente gli ambiti formativi del CdS. Le attività preparatorie la prova finale dovranno essere svolte, da parte del laureando, con un elevato grado di autonomia, sotto la supervisione di un docente relatore. Queste attività potranno essere svolte anche presso altre università (italiane o straniere) o presso laboratori convenzionati di strutture pubbliche o private.
Le attività formative relative alla preparazione della prova finale consistono in un periodo di attività di tirocino effettuato sia nell'ambito delle strutture universitarie, sia presso centri di ricerca, aziende o enti esterni, secondo modalità stabilite dalla Commissione di Coordinamento Didattica e sotto la guida di un relatore universitario ed, eventualmente, di uno o più correlatori.
La prova finale consiste nella discussione di una tesi scritta redatta in modo originale dallo studente sotto la guida del relatore e di eventuali correlatori.
La tesi è costituita da un elaborato scritto nel quale sono riportate le premesse, lo sviluppo e le conclusioni di un lavoro a carattere metodologico-sperimentale da quale si evinca il contributo del candidato nelle varie fasi del progetto. L'elaborato scritto deve essere controfirmato dal docente (relatore) che ha seguito lo svolgimento delle attività sperimentali che hanno portato alla stesura dell'elaborato scritto.
La tesi può essere scritta e discussa in italiano o in inglese.
Art. 17
Linee guida per le attività di tirocinio e stage
1. Gli studenti iscritti al CdS possono decidere di effettuare attività di tirocinio formativi presso Enti o Aziende convenzionati con l'Ateneo. Le attività di tirocinio sono obbligatorie, e concorrono all'attribuzione di crediti formativi per le Altre attività formative a scelta dello studente inserite nel piano di studi, così come previsto dall'Art. 10, comma 5, lettere d ed e, del D.M. 270/2004.
2. Le modalità di svolgimento e le caratteristiche di tirocini e stage sono disciplinate dalla CCD con un apposito regolamento.
3. L'Università degli Studi di Napoli Federico II, per il tramite di Ufficio per la Didattica del Dipartimento di Farmacia (referente tirocini) e la Commissione Orientamento Tutorato, assicura un costante contatto con il mondo del lavoro, per offrire a studenti e laureati dell'Ateneo concrete opportunità di tirocini e favorirne l'inserimento professionale. Ulteriore supporto è offerto dal servizio placement di Ateneo (www.jobservice.unina.it).
Art. 18
Decadenza dalla qualità di studente
Incorre nella decadenza lo studente che non abbia sostenuto esami per otto anni accademici consecutivi, a meno che il suo contratto non stabilisca condizioni diverse. In ogni caso, la decadenza va comunicata allo studente a mezzo posta elettronica certificata o altro mezzo idoneo che ne attesti la ricezione.
Art. 19
Compiti didattici, comprese le attività didattiche integrative, di orientamento e di tutorato
1. I docenti e ricercatori svolgono il carico didattico assegnato secondo quanto disposto dal Regolamento didattico di Ateneo e nel Regolamento sui compiti didattici e di servizio agli studenti dei professori e ricercatori e sulle modalità per l'autocertificazione e la verifica dell'effettivo svolgimento.
2. Docenti e ricercatori devono garantire almeno due ore di ricevimento ogni 15 giorni (o per appuntamento in ogni caso concesso non oltre i 15 giorni) e comunque garantire la reperibilità via posta elettronica.
3. Il servizio di tutorato ha il compito di orientare e assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi e di rimuovere gli ostacoli che impediscono di trarre adeguato giovamento dalla frequenza dei corsi, anche attraverso iniziative rapportate alle necessità e alle attitudini dei singoli.
4. L'Università assicura servizi e attività di orientamento, di tutorato e assistenza per l'accoglienza e il sostegno degli studenti. Tali attività sono organizzate dalle Scuole e/o dai Dipartimenti con il coordinamento dell'Ateneo, secondo quanto stabilito dal RDA nell'articolo 8.
Art. 20
Valutazione della qualità delle attività svolte
1. La Commissione di Coordinamento Didattico attua tutte le forme di valutazione della qualità delle attività didattiche previste dalla normativa vigente secondo le indicazioni fornite dal Presidio della Qualità di Ateneo.
2. Al fine di garantire agli studenti del Corso di Studio la qualità della didattica nonché di individuare le esigenze degli studenti e di tutte le parti interessate, l'Università degli Studi di Napoli Federico II si avvale del sistema di Assicurazione Qualità (AQ), sviluppato in conformità al documento "Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento del Sistema Universitario Italiano" dell'ANVUR, utilizzando:
· indagini sul grado di inserimento dei laureati nel mondo del lavoro e sulle esigenze post–lauream;
· dati estratti dalla somministrazione del questionario per la valutazione della soddisfazione degli studenti per ciascun insegnamento presente nel piano di studi, con domande relative alle modalità di svolgimento del corso, al materiale didattico, ai supporti didattici, all'organizzazione, alle strutture.
I requisiti derivanti dall'analisi dei dati sulla soddisfazione degli studenti, discussi e analizzati dalla Commissione di Coordinamento Didattico e dalla Commissione Paritetica Docenti Studenti (CPDS), sono inseriti fra i dati di ingresso nel processo di progettazione del servizio e/o fra gli obiettivi della qualità.
3. L'organizzazione dell'AQ sviluppata dall'Ateneo realizza un processo di miglioramento continuo degli obiettivi e degli strumenti adeguati per raggiungerli, facendo in modo che in tutte le strutture siano attivati processi di pianificazione, monitoraggio e autovalutazione che consentano la pronta rilevazione dei problemi, il loro adeguato approfondimento e l'impostazione di possibili soluzioni.
Art. 21
Norme finali
1. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta della Commissione di Coordinamento Didattico, sottopone all'esame del Senato Accademico eventuali proposte di modifica e/o integrazione del presente Regolamento.
Art. 22
Pubblicità ed entrata in vigore
1. Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione all'Albo ufficiale dell'Università; è inoltre pubblicato sul sito d'Ateneo. Le stesse forme e modalità di pubblicità sono utilizzate per le successive modifiche e integrazioni.
2. Sono parte integrante del presente Regolamento l'Allegato 1 (Struttura CdS) e l'Allegato 2 (Schedina insegnamento/attività).