Quarto appuntamento targato 2012 per il cineforum di documentari "AstraDoc 2012 - Viaggio nel cinema del reale" con la proiezione venerdì 24 febbraio 2012 alle ore 21 all'Academy Astra del film "Italy: Love It, Or Leave It" di Gustav Hofer e Luca Ragazzi.

Settantacinque minuti di documentario ( una sorta di docu-trip) in cui Luca e Gustav sono indecisi se "amare o lasciare l'Italia" come da traduzione del titolo; una scelta attualissima che riveste un importante ruolo di cassa di risonanza nell'ambito dei "mali contemporanei" dei giorni nostri.

Dopo aver ricevuto la notifica di sfratto del loro appartamento, l'altoatesino Gustav e il romano Luca sono davanti ad un bivio: se il primo è deciso a lasciare la capitale per la più civile Berlino, il secondo vorrebbe rimanere in Italia, convinto com'è che sia ancora un paese da amare e in cui poter vivere. Prima di prendere una decisione tanto importante, la coppia si dà sei mesi di tempo per conoscere meglio e mettere sul piatto della bilancia contraddizioni e punti di forza di una Nazione che percorreranno in lungo e in largo a bordo di una vecchia Cinquecento.

La paura dei ragazzi è data dal fatto che hanno assistito all'esodo di molti amici coetanei che hanno deciso di lasciare l'Italia per mete come Berlino, Londra o Barcellona. Persone creative che non vedono un futuro in questo paese, stanchi del costo della vita, del precariato, dell'atteggiamento reazionario, del baronato nel mondo accademico, della mancanza di attenzione per i diritti umani, e non per ultima, la mancanza di meritocrazia.

Su e giù per la penisola ,dalla Torino della crisi alla Sicilia soffocata dagli abusi edilizi, i due protagonisti girano "Italy love it or leave it".

Un documento che conduce con ironia e solo apparente leggerezza un'indagine che va oltre al già sentito "politica-ladrona" per mettere in luce situazioni apparentemente insanabili intorno alle quali cominciano a generarsi risposte, opposizioni, forze contrarie derivanti da una profonda e diffusa indignazione. A bordo della vettura che è stata il simbolo del miracolo economico del bel Paese, Gustav e Luca raggiungono la Napoli della spazzatura, gli ecomostri di Giarre in provincia di Catania fino alla Predappio dei nostalgici di Mussolini.

Il film percorre tanti "chilometri", un tragitto impervio che ha il buon merito di fornire una moderata seppur auspicata speranza. (C.Crispino)