Tutela dei diritti dell'imputato e strumenti di cooperazione giudiziaria penale
Struttura responsabile: Dipartimento di Giurisprudenza -
Coordinatore / Direttore: PROF.SSA FABIANA FALATO N° posti: Numero massimo: 200 - Numero minimo: 10 Costo: € 100,00 Durata: Mesi: 12 / Ore: 175 Crediti formativi: 7 Requisiti per l'ammissione: vedi regolamento Sede del corso: Dipartimento di Giurisprudenza
Anno d'istituzione: 2025/26 Note: A.A. 2025/26: Decreto istitutivo
Obiettivi formativi
Il Corso di perfezionamento è luogo di confronto dell'Accademia con l'Avvocatura e la Magistratura sui rapporti tra la tutela dei diritti e delle libertà dell'imputato e gli strumenti di cooperazione giudiziaria penale. Argomenti di irresistibile attualità per un processualpenalista cosciente delle trasformazioni delle fonti della materia e responsabile di un'aggiornata informazione sui nuovi problemi posti dal multiculturalismo europeo; modi di rendere duttile la dogmatica della procedura penale, non più rappresentata soltanto dalle categorie tradizionali e da indiscutibili dogmi, avendo essa cambiato valore a metà del secolo scorso e con esso il modo di leggerla. Sfruttando rapporti e conflitti tra leggi e Corti, la dogmatica, infatti, sta conquistando una più pregnante qualità democratica di respiro sovranazionale e internazionale, con l'obiettivo di dare consistenza e pregio alla tutela delle situazioni soggettive protette, troppo spesso affidate a interpretazioni normative sovraniste e/o a comportamenti processuali che sembrano voler dominare la giurisdizione e, invece, dominano le garanzie. Infine. Alcune lezioni saranno dedicate agli scenari esterni all'Unione europea, in particolare, agli strumenti del Consiglio d'Europa e – in una visione di insieme – alle potenzialità di cooperazione a livello mondiale offerte dalle convenzioni globali delle Nazioni Unite, in particolare la Convenzione UNTOC contro la criminalità organizzata transnazionale.
Presenza e impegno orario
Percentuale minima di frequenza richiesta: 80%