Scoperta in Mongolia la città di 'Pompei' tutta vegetale

Scoperta in Mongolia la città di 'Pompei' tutta vegetale

"Ritrovare" un capolavoro come la città di Pompei in terra asiatica? Se poi questa stessa città è del tutto vegetale, la dimensione della scoperta scientifica avvenuta in Mongolia acquista ancora più risonanza.
Una foresta di 300 milioni di anni fa, nel cuore della Mongolia che come la città vesuviana è stata sepolta da un'eruzione vulcanica.

La scoperta, annunciata sulla rivista dell'Accademia di scienze americane (Pnas), si deve a un gruppo internazionale coordinato da Jun Wang, dell'Accademia cinese delle scienze.

Lo strato di cenere sotto il quale la foresta era sepolta è datata a circa 298 milioni di anni fa. Questo lo fa risalire all'inizio di un periodo geologico chiamato Permiano, durante il quale le placche continentali della Terra erano ancora in movimento le une verso le altre per formare il supercontinente Pangea. Nord America ed Europa era fusi insieme e la Cina e l'attuale Mongolia erano situati dove si trova ora l'equatore.

Secondo gli studi, la foresta si è costituita in un periodo contraddistinto da mutabili variazioni climatiche e potrebbe aiutare a comprendere gli antichi ecosistemi, ma anche gli effetti dei cambiamenti climatici sulla vegetazione attuale. Sono stati identificati, in questa foresta, sei gruppi di arbusti, tra cui conifere e felci e una specie estinta di piccoli alberi chiamati "noeggeratiali"

Una foresta, metafora di una "resurrezione" di un fiore estinto, che si è conservata perfettamente permettendo di venire a conoscenza di un qualcosa di assolutamente unico nel suo genere. (C.Crispino)



Per informazioni:

www.pnas.org


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